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il modulo software che si occupa di associare ai processi che ne fanno richiesta (dispositivi liberi dal modulo traffic controller) è lo schduler I/O. Le politiche di schedulazione applicate all'I/O scheduler possono variare da sistema a sistema. In generale può essere una buona politica quella dove si associa a un processo la stessa priorità assegnatagli dal processo scheduler.
la periferica rassegnata al processoper tutta la durata della sua elaborazione (nastri e stampanti). La stampante non può essere ripartita tra i vari processi, altrimenti si mescolerebbero le righe di output dei diversi lavori. Tali dispositivi vengono allocati a un processo e conservati fino a fine lavoro. L'uso delle risorse risulta quindi abbastanza inefficace. un processo potrebbe usare poco una risorsa e tenerla allocata oer molto tempo a discapito di altri processi.
La periferica può essere assegnata a diversi processi. I dischi, ad esempio, sono il caso sui quali è possibile leggere o scrivere informazioni da processi diversi senza procurare inconvenienti. La politica di gestione consiste nel suddividere logicamente il dispositivo in diverse aree di utilizzo, ognuna delle quali viene assegnata a un particolare processo. In questo modo ogni processo ha l'impressione di disporre di un dispositivo dedicato.
con le tecniche di allocazione dedicata e condivisa nonnsi risolve il problema della sincronizzazione fra processi e periferiche. Le periferiche dedicate costituiscono un bottle neck per l'efficenza del sistema. Se la stampante è assegnata a un processo tutti gli altri che la richiedono dovranno attendere la conclusione del processo in esecuzione per poter avanzare. Per ovviare a questo problema alle periferiche reali vengono associato dalle aree su disco che costituiscono delle periferiche virtuali.
Nell'informatica, lo spool è un acronimo per simultaneous peripheral operations on-line. Si riferisce allo spostamento di un'immagine dei lavori da svolgere o da trasmettere a un altro dispositivo in un buffer, un'area particolare della memoria, o su un disco dove rimane in attesa di essere smistata verso il dispositivo o l'applicativo che deve elaborarla. Lo spooling è molto utile quando i dispositivi accedono ai dati a una velocità variabile. Il buffer rappresenta una stazione di attesa dove i dati possono rimanere fino a che il dispositivo più lento non riesce a gestire i dati in attesa. Quando termina il processo che ha utilizzato la periferica virtuale, tutte le informazioni su disco vengono trasferite sul periferico reale. La tecnica di associazione viene chiamata SPOOLING, e il periferico virtuale è detto disco di SPOOL.
Se durante l'esecuzione un processo deve stampare una riga lo farà nella propria stampante virtuale, così quando un'altro processo dovrà stampare, potrà farlo sulla sua stampante virtuale senza ostacolare il primo processo. Quando il primo avrà terminato potrà inviare il suo contenuto alla stmpante reale.
Hey, ciao ragazzi, come va? sono ancora qui, yeee [...]
Ragazzi, spegnete le macchine, non si può giocare a COD in classe, e adesso ascoltate la lezione LEL [...]
Non ho capito... [...]
Hi guys, you're all so pretty [...]
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Commenti
This is so cool.
I'm totally agree with you. :)
Sure, you are the best one :)
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Wow, that's funny man!